"E tu perché non esci?" L'altra faccia della socializzazione, tra imperativi categorici e rischio di patologizzazione della solitudine.
"Ma perché non esci?", "Se frequentassi un gruppo sportivo ti farebbe bene", "Mio figlio passa delle ore chiuso in camera, vorrei che stesse di più con i suoi amici" (...)
Alcune riflessioni sul bisogno di essere in relazione con altri e sull'importanza di una lettura critica che includa il soggetto nella sua dimensione unica e irripetibile.
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