Sarà capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di trovarsi di fronte a numerosi elementi e informazioni da scegliere per prendere una decisione. Cosa accade se queste informazioni utili eccedono rispetto a quelle che normalmente servirebbero? Il soggetto rischia di sperimentare il fenomeno dell'information overload, o meglio conosciuto in italiano come sovraccarico cognitivo: di fronte ai diversi materiali trovati si ha difficoltà nel focalizzare l'attenzione solo su uno di essi, se ne usufruisce in modo passivo e confusionario, senza accedere alla facoltà del giudizio critico. Si passa dall'esperire un forte senso di piacere e di eccitazione, a un forte senso di dovere e necessità di cercare nuove informazioni poiché, quelle già trovate, sembrano non bastare. Ne consegue una ricerca coatta e compulsiva tale da ostacolare la vita familiare, sociale ed economica del singolo (Young et al., 2000). Tra le cause sono state individuate, principalmente, la presenza di troppe informazioni per uno stesso tema, con caratteristiche di complessità e pervasività che interagiscono con i fattori personali (Bawden & Robinson, 2020).
Per inquadrare meglio tale fenomeno, potrebbe essere utile pensare al bombardamento informatico che ha caratterizzato i mesi di lockdown a causa della pandemia Covid-19: sia per noia sia per paura di un virus letale e sconosciuto, la popolazione è approdata sul web alla ricerca di risposte. Già solo nel mese di febbraio 2020, quando non era ancora stata dichiara la pandemia, erano state effettuate più di 300 pubblicazioni sul tema del Coronavirus. A marzo se ne sono potute contare circa 200 al giorno. Purtroppo, non tutte quelle informazioni erano realmente attendibili e, molto spesso, venivano condivise tramite i Social Network generando un pubblico non solo preoccupato ma anche disinformato. Per questo motivo, il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha invitato la comunità scientifica a prestare attenzione nel revisionare ogni tipo di pubblicazione che trattasse del Covid-19, al fine di evitare un'epidemia digitale (Chiolero, 2020), facilitata dall'immediato accesso alle informazioni tramite l'uso dei Social.
L'eccessiva produzione e pubblicazione di notizie presentate dai media non sono state sempre facilmente assorbibili dagli utenti, i quali hanno preferito, in parte, una disconnessione in modo da salvaguardare il proprio benessere mentale (Farooq et al., 2020; Gever et al., 2021). Dall'altra parte, la pressione esercitata dal sovraccarico cognitivo e dallo stress sociale si è concretizzata in vere e proprie forme di aggressione informatica: lo sforzo cognitivo richiesto per elaborare le numerose informazioni era talmente consistente da impattare e ridurre la capacità di autocontrollo (Wang et al., 2022). Inoltre, c'è anche da considerare che l'esposizione a una realtà sconosciuta, stravolgente e spaventosa come quella della pandemia ha reso molto più difficile e complessa la possibilità di affrontare le proprie emozioni negative; pertanto, pur di convogliarle e scaricarle, si è resa necessaria la ricerca di un "capro espiatorio", il quale è stato facilmente reperibile nel mondo online.
Dott.ssa Chiara Lo Cunsolo
Bibliografia:
Bawden, D., & Robinson, L. (2020). Information Overload: An Overview. In: Oxford Encyclopedia of Political Decision Making. Oxford: Oxford University Press. https://doi.org/10.1093/acrefore/9780190228637.013.1360
Chiolero, A. (2020). Covid-19: a digital epidemic. BMJ, m764. https://doi.org/10.1136/bmj.m764
Farooq, A., Laato, S., & Islam, A. N. (2020). Impact of online information on self-isolation intention during the COVID-19 pandemic: cross-sectional study. Journal of Medical Internet Research, 22(5). https://doi.org/10.2196/19128
Gever, V. C., Talabi, F. O., Adelabu, O., Sanusi, B. O., & Talabi, J. M. (2021). Modeling predictors of COVID-19 health behaviour adoption, sustenance and discontinuation among social media users in Nigeria. Telematics and Informatics, 60, 101584. https://doi.org/10.1016/j.tele.2021.101584
Wang, J., Huang, X., Wang, Y., Wang, M., Xun, J., & Li, X. (2022). COVID-19 Information Overload, Negative Emotions and Posttraumatic Stress Disorder: A Cross-Sectional Study. Frontiers in Psychiatry, 13. https://doi.org/10.3389/fpsyt.2022.894174
Young, K.S., Pistner, M., & O'Mara, J., (2000). Cyber-Disorders: The Mental Health Concern for the Millennium. CyberPsychology & Behaviour, 3(5). https://doi.org/10.1089/cpb.1999.2.475