Psicologo Napoli
Milano | Napoli

Il rapporto con il cibo nei Disturbi del Comportamento Alimentare: una dieta accettabile

lunedì 30 agosto 2021 - 15:27

Con questo, si conclude la serie di articoli sul trattamento nutrizionale nei DCA.

 

Giunti qui, dovremmo essere tutti d'accordo sul fatto che dieta significhi stile di vita. Dunque, poniamoci alcune domande scomode quanto ricorrenti:

 

Esiste davvero la dieta ideale? Cos'è ideale? Come si sposa ideale con concreto?

 

Da linee guida, la dieta ideale per la popolazione esiste ed è in grado di rispondere a teorici fabbisogni fisiologici del corpo e della mente.

 

Nel nostro Paese, i pilastri delle linee guida in materia nutrizionale sono costituiti da:

 

  • La piramide alimentare: ideata dal dipartimento di agricoltura degli Stati Uniti nel 1992 e successivamente aggiornata e declinata nel rispetto delle tradizioni culinarie dei diversi Paesi;
  • Le linee guida per una sana alimentazione: redatte dal Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) e aggiornate nel 2018. E' un documento molto dettagliato, elaborato dalla commissione scientifica più autorevole nel nostro Stato.

 

Le valutazioni alla base di tali indicazioni, vengono effettuate sulla base di numerosi studi epidemiologici, clinici e di intervento, sull'analisi delle revisioni sistematiche della letteratura, le meta-analisi e i report di agenzie internazionali. L'intento è quello di rivolgersi alla popolazione generale e a gruppi che, all'interno di essa, hanno esigenze specifiche (bambini, anziani, donne in gravidanza, ecc). Tra le pagine, si possono trovare delle indicazioni di massima volte al soddisfacimento dei LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana).

 

 

Come interpretare queste raccomandazioni?

 

Tutte le raccomandazioni rivolte a gruppi di persone condividono una caratteristica: non possono essere valide per ogni singolo individuo, né vogliono esserlo. Per quanto un individuo possa somigliare agli altri individui dello stesso "gruppo" di appartenenza, non sarà mai uguale. Questo perché, anche se dal punto di vista del funzionamento degli organi le differenze potrebbero essere esigue, ciò non sarebbe sufficiente ad assimilare una persona nella sua complessità totale, alle altre. Alimentarsi, per noi umani, non consiste unicamente nel soddisfare il bisogno primario della nutrizione.

 

Del resto, nel linguaggio comune, ci riferiamo all' atto di "alimentarsi" quando vi è una pratica medica in atto. Per esempio: la ri-alimentazione post-operatoria, l'alimentazione meccanica nelle prime fasi di cura di un Disturbo del Comportamento Alimentare, l'alimentazione mediante sonda PEG (gastrostomia percutanea endoscopica) in seguito ad un carcinoma nel primo tratto dell'apparato gastro-intestinale.

 

L'essere umano, di solito, compie un rituale più complesso e gratificante del mero alimentarsi: mangia. Nel farlo, soddisfa una lunga serie di bisogni: la fame, la sete, il godimento sensoriale di vista, olfatto, gusto - alle volte persino tatto e udito - la condivisione, la socialità, la scoperta, la sazietà.
Al netto delle linee guida sulla sana e corretta alimentazione, non siamo "programmati" per prescindere dal soddisfacimento dei bisogni collaterali all'alimentazione. Quando proviamo a farlo, spesso, ci ammaliamo.

 

 

Dunque, qual è la dieta ideale?

 

Quella che non dobbiamo sostenere ma dalla quale sentirci sostenuti e appagati. Che sia in sintonia con i gusti ed i bisogni fisici e mentali, che si intercali armonicamente nella vita di tutti i giorni. Una dieta imperfetta come tutto il resto, una dieta accettabile.

 

 

Dott.ssa Claudia Gucciardi. Biologa Nutrizionista

 

 

Fonti:
- Linee di indirizzo nazionali per la riabilitazione nutrizionale nei disturbi dell'alimentazione. Quaderno del Ministero della Salute n.17 ISSN 2038-5293

 

 

Lascia il tuo commento